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Muro di Sostegno Betoatlas
Il Betoatlas è una tipologia di muro di sostegno a secco. Questa tipologia è conosciuta nel settore come muro di sostegno “a gravità” ed è realizzato con blocchi in calcestruzzo vibrocompresso dotati di opportuni alveoli da riempire con terreno per permetterne la semina e la conseguente vegetazione.
Il Betoatlas rimpiazza vantaggiosamente i muri tradizionali. I disagi e le perturbazioni create dalla messa in opera del cantiere sono così eliminate. Il peso di circa 23kg da la possibilità di creare sostegni nei luoghi inaccessibili. La creazione di piste necessarie all’avvicinarsi dei mezzi è così eliminata.
Le opere realizzate con i blocchi Betoatlas sono muri monolitici di sostegno senza vuoto intermedio, perfetti per adattarsi al meglio a terreni difficili sopportando carichi anche più pesanti di quelli Betoflor.
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Muro di sostegno Betoatlas: le colorazioni

GRIGIO

Avana
Muro di sostegno Betoatlas: Voce di capitolato
Realizzazione di muro di sostegno del tipo a gravità mediante fornitura e posa a secco di appositi blocchi in calcestruzzo vibrocompresso aventi pianta a doppio trapezio, dimensioni 0.25×0.50×0.2 (H), peso a vuoto 25 kg/cad, dotati di incastri atti ad assicurare un’adeguata stabilità meccanica dell’opera ed a conferire al muro un’inclinazione naturale rispetto alla verticale di 15°. I blocchi dovranno altresì essere dotati di appositi alveoli (4 rettangolari, 1 trapezoidale) per consentirne il riempimento con terreno e la successiva semina di adeguata vegetazione.
La posa dovrà comprendere la realizzazione di una fondazione in calcestruzzo adeguatamente armato dotata di battuta frontale atta a consentire un piano di posa regolare e stabile, la compattazione del terreno di riporto a monte del muro, nonché il suo consolidamento mediante fornitura e posa, secondo le indicazioni progettuali, di apposito geotessuto in fibra di poliestere ad alto modulo con resistenza alla rottura (in senso longitudinale) di 100 kN/m, con resistenza alla rottura (in senso trasversale) di 50 kN/m ed allungamento dell’11%.
La compattazione del terreno dovrà avvenire in modo graduale, per strati successivi aventi un’altezza non superiore a 20 cm, in modo da assicurare una costipazione ottimale del terreno di riporto ed un perfetto ricoprimento del geotessuto.