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Muro di Sostegno Betoflor
Il Betoflor è una tipologia di muro di sostegno a secco realizzato in calcestruzzo. Questa tipologia viene detta “a gravità” ed è costituito con blocchi in calcestruzzo vibrocompresso dotati di opportuni alveoli da riempire con terreno per permetterne la semina e la conseguente vegetazione.
Questo elemento viene colorato nella massa con dei pigmenti minerali, fabbricato con una formula di calcestruzzo minuziosamente elaboratae con una forza di serraggio che garantisce forte resistenza meccanica.
Il Betoflor viene colorato nella massa con pigmenti minerali, fabbricato con una formula di calcestruzzo minuziosamente elaborata e con una forza di serraggio che garantisce una forte resistenza meccanica.
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Muro di sostegno Betoflor: le colorazioni

GRIGIO

Avana
Muro di sostegno Betoflor: Voce di capitolato
Il Betoflor e la sua costruzione consiste nella realizzazione di muro di sostegno di tipo a gravità mediante fornitura e posa a secco di appositi blocchi in calcestruzzo vibrocompresso aventi pianta a doppio trapezio, dimensioni 0.5×0.25×0.2 (H), peso a vuoto 23 kg/cad, dotati di incastri atti ad assicurare un’adeguata stabilità meccanica dell’opera ed a conferire al muro, in funzione del criterio di posa, possibilità di inclinazione rispetto alla verticale di 22 gradi.
I blocchi dovranno altresì essere dotati di idonei alveoli per consentirne il riempimento con terreno e la successiva semina di adeguata vegetazione.
La posa dovrà comprendere la realizzazione di una fondazione in calcestruzzo adeguatamente armato dotata di battuta frontale atta a consentire un piano di posa regolare e stabile, la compattazione del terreno di riporto a monte del muro, nonché il suo consolidamento mediante fornitura e posa, secondo le indicazioni progettuali, di apposito geotessuto in fibra di poliestere ad alto modulo con resistenza alla rottura (in senso longitudinale) di 100 kN/m, con resistenza alla rottura (in senso trasversale) di 50 kN/m ed allungamento dell’ 11%.
La compattazione del terreno dovrà avvenire in modo graduale, per strati successivi aventi un’altezza non superiore a 20 cm, in modo da assicurare una costipazione ottimale del terreno di riporto ed un perfetto ricoprimento del geotessuto.